L’assaggio dei vini di Albino Rocca

Lassaggio dei vini di Albino Rocca La Langa è terra di famiglie, di cognomi che si rincorrono, di bricchi e cru da scoprire curva dopo curva. A Barbaresco, c’è una cantina di antica tradizione che, al momento giusto, ha sposato la modernità (barrique e investimenti in tecnologia) per poi interiorizzarla e puntare al futuro, con legni meno invasivi e una grande attenzione ai dettagli. In tutte queste fasi il terroir è restato a guardare, prima di riaffacciarsi prepotentemente al momento opportuno.trans

Qui, in casa Rocca (Albino), non si coltiva solo Nebbiolo ma anche un particolare cortese (unico caso in zona) con forte mineralità, uno chardonnay fine e langarolo e, ovviamente, l’immancabile Barbera. Tra un pranzo al wine bar “Solo Nebbiolo” e una visita, abbiamo avuto modo di approfondire la questione incontrando le tre ultime generazioni con Daniela, da poco entrata in azienda, suo padre Angelo e il nonno Albino ancora presente alla degustazione e capace di riconoscere una sua creatura al primo stappo.

Albino Rocca Langhe Chardonnay 2010
Naso agrumato leggero e stuzzicante, anche floreale di tiglio e acacia. Bocca vispa, pimpante con finale di pompelmo giallo e pepe rosa. 84

La Rocca Cortese Langhe Bianco 2010
Ginestra e gelsomino, molto fresco e immediato. Bocca sapidissima e grintosa, anche se lo zucchero residuo si sente.Meglio tra qualche tempo, ma già dimostra tanto. 85

Barbera Cascina Gepin 2009
L’olfatto è subito di ciliegia matura e ribes rosso e nero, bocca sapida, vivace, con finale accattivante. 83

Barbaresco 2008 Ronchi (da quest’annata non più brich)
Formula di passaggio ma quasi definitiva con affinamento per il 20% in barrique e per l’80% in botti medie ovoidali Stockinger.
Il cru più maschile dei Rocca, con ancora un poco di legno da smaltire ma già una bella definizione olfattiva di frutto dolce candito e amarena, e poi anice, lacca di ebanisteria nobile e ciliegie duroni. Bocca nervosa e scattante, da attendere ma di avvenire interessante. 87

Barbaresco Brich Ronchi 2007
Lamponi e more, viola e tabacco biondo che compongono un naso fresco e intenso. Bocca prontissima con legno e frutto integrato e una nota floreale emergente molto aggraziata. Bellissimo il finale, giusto per un gran bollito. 93

Barbaresco Brich Ronchi 2005
Ciliegia e amarena classiche (50%barrique si era nel momento di passaggio), terziario ben in mostra, frutto esile ma con un bel toco floreale. La bocca è diretta, molto equilibrata ma il finale non è non lunghissimo. 80

Barbaresco Brich Ronchi 2006
Annata controversa ma in realtà grande. Lo conferma questo vino che belle note di caffè, tostatura e anice, oltre a una bella dolcezza e struttura. Il naso è molto scuro di ribes e mirtillo, venato di minerale e di cardamomo mentre in bocca è fantastico, sfaccettato,   profondo e dissetante. 93

Barbaresco Brich Ronchi 2004
Cuoio, smalto e ribes rosso e poi bocca serrata di gran nerbo che rivela ancora un frutto esuberante, snello fresco e bevibile. Bel finale ricco di rimandi balsamici, un grande inizio per il nuovo corso Stockinger. 91

Barbaresco Vigneto Loreto 1998
Da sempre affinato in botte grande. Al naso si sente la scatola di sigari, il pepe, la juta e poi note sanguigne. Termina con l’anice e l’arancio candito. Bocca ancora ritta in piedi, con tannino e acidità. Finale di confettura di fragola. 84

Barbaresco Vigneto Loreto 20016024730167 84ab2ba3be
Naso che si svela piano piano e rivela complessità inaspettate, bocca con solo un pelo di alcol, ma un frutto ancora vitale e netto. 86

L’atmosfera che si respira a casa Rocca è intima e cordiale e la presenza delle tre generazioni in sala davvero emozionante: si percepiscono le discussioni, le emozioni, gli scontri e la vita familiare che ruota attorno a questi vini. Sono Cru  che hanno vita propria, una maschile più potente e corposa nel Ronchi e una più gentile e premurosa nel Loreto, entrambi inconfondibili Barbaresco anche quando il legno tende a coprire certi dettagli. Fortunatamente il percorso non si è interrotto e oggi il ricorso alle nuove botti fa giù vedere un prodotto maturo e sicuro di sè, in continuo e costante miglioramento.




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