La crisi del vino friulano

Se c’è un grande malato sul mercato del vino italiano forse è proprio il Friuli Venezia Giulia classico, quello del Friulano, della Ribolla, del Sauvignon sia del Collio che dei Colli Orientali o Isonzo. Non che manchino i grandi e grandissimi vini ma di certo rispetto ai fasti di 10 o 20 anni fa, ha dovuto assistere al sorpasso a sinistra da parte dei vini del Carso con le loro macerazioni estremiste e a destra dall’Alto Adige dei vini sapidi, aromatici e rigorosi. Giunge quindi in un momento interessante questa degustazione durante Collisioni 2014, con molta stampa estera (Francia, Olanda, Germania, Austria) a commentare e discutere insieme ai produttori. Da non perdere questa serie di risposte alla constatazione di Marco Felluga sui vini del Collio e la loro perdita di appeal.

Ecco gli assaggi dei vini suddivisi per tipologia:

La crisi del vino friulano

PINOT GRIGIO

Drius Pinot Grigio 2013: da terreni pedecollinari ghiaiosi calcarei un vino ricco, mielato ed erbaceo. Lieve nota fumè poi arancia gialla, sapida e menta leggera. 82

Toros Collio Pinot Grigio 2013: erbaceo leggero, sapido e gessoso, bocca molto fine e delicata, quasi troppo. 83

La Sclusa Pinot Grigio Cividale del Friuli 2013: nespole e prugna, mela golden, bocca esile ma croccante, finale leggero, piacevolmente equilibrato 84

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FRIULANO

Ronco del Gelso Friulano Toc Bas 2012: un vino che fa legno, nervoso ma intenso di fiori, mandorle, glicine e menta, da tavola e di carattere. 85

Mario Schiopetto Collio Friulano 2013: tra i protagonisti del rinascimento italiano. Naso di mela, gesso e albicocca, bocca esile e compunta senza molta sostanza, finale che si allunga piacevole, senza scosse. Ideale sul prosciutto San Daniele. 82

Gigante Friulano Colli Orientali Vigneto Storico 2012: da un vigneto di 75 anni, biologico, piantato a mano su terrazze. Naso floreale vivace e allegro, di agrumi, talco e resina, bocca elegante, strutturata ma molto fine. Finale sornione, lunghissimo. 88

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UVAGGI/BLEND

Borgo San Daniele Arbis Blanc 2012: da uve sauvignon, chardonnay e pinot bianco. Note di frutta bianca e floreale poi agrumi e corbezzolo, bocca completa, elegante e di corpo. L’alcol è importante ma è supportato da polpa e sapidità notevoli con finale appena dolce e accattivante. 85

Livio Felluga Abbazia Rosazzo 2012: naso giocato sulle note di maracuja e salvia, poi albicocca, burro e nocciola. Palato fumè con agrumi e menta nel finale giovanissimo e incalzante. 89+

Ronco dei Tassi Fosarin Collio 2012: da uve friulano, malvasia istriana e pinot bianco. Piacevole, elegante ed equilibrato, agrumato e netto, bocca tridimensionale. 87

Castello di Spessa Segrè Sauvignon Collio 2012: affumicato e balsamico, bosso e susina, glicine e tiglio, bocca con tanta acidità e spessore, finale roccioso mai domo e rilancio continuo anche per i non appassionati del vitigno in versione iper-matura. 88

Volpe Pasini Zuc di Volpe Sauvignon 2013: note di frutto bianco e resina, roccia e sale, poi menta e ribes bianco, bocca sapida e croccante un poco nervosa con acidità molto alta ma dissetante. 85

Ramandolo Vizzutti 2003: vino bianco con tannini dal profumo di miele di acacia e di castagno, sottobosco e resina. In bocca si rivela in tutta la sua bontà, un unicum gustativo come pochi che disseta allieta e si attarda nel palato con classe ed eleganza grazie alla bella acidità senza volatile. 91

 




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