Cronache Marziane #1 – Gaspare Buscemi, l’alieno

#1. Rocket summer.

Come stai? Ti distingui dal luogo comune? Se dico Merlot 2000 mi guardi male, premesso che non sto estraendo dal cilindro Petrus o altro pleistovino bordolese? Certo, pensi a pingui e stracchi Merlot nostrani o californiani. Deluso? Parliamone. In Friuli-Venezia Giulia fanno tanto Merlot, forse troppo, ma certe volte è particolarmente buono. Assaggia, dunque. Ecco. La tua freddezza bluette trascolora in rosso vivo: il vino è droit, preciso, incisivo, intatto. La presa è garbata ma evolve in presenza risoluta, lo sviluppo è slanciato e soave con segnature di frutta rossa matura, farinata, tè, confettura di amarene, tabacco, calore corroborante e sassolino à sucer in persistenza. Ha finezza e franchezza aperte e godibili, bouquet eccedentario per il mio spettrometro, quindi lascio la parola ai tuoi superpoteri da esperto. Per me è semplicemente un marziano, vino di immediata e ineccepibile bontà, caldo quanto basta a liquefare i luoghi comuni. È Alture Rosso 2000 di Gaspare Buscemi.

“And then a long wave of warmth crossed the small town. A flooding sea of hot air; it seemed as if someone had left a bakery door open. The heat pulsed among the cottages and bushes and children. The icicles dropped, shattering, to melt. The doors flew open. The windows flew up. The children worked off their wool clothes. The housewives shed their bear disguises. The snow dissolved and showed last summer’s ancient green lawns.” 

Quali erano i bianchi à-la-page da Ustica alla Vetta d’Italia nel 2000? Ricordate le Ribolle ribollite, gli Chardonnay paciocconi, i Fiano a metano? Gelées disciolte in alcol, maroneggiamenti avvampanti e mordenzanti, fissativi fruttati e i fruitelli magistralmente alchilati per accrescere gli ottani. Anche questo bianco del 2000 ha in verità un attacco al calor bianco, ma il bianco è qui abbaglio, nitore e solarità. Infatti, passa il caldo e il frutto spicca maturo e integro, giallo di mela e mirabella, svariato di kumquat, tisane, spezie dolci e due dita di Rheingau. Di questo vino si può parlare anche solo sommessamente poiché testimonia del fatale e duplice errore di Gaspare Buscemi: quello di non esser nato Kaspar Busch a Rüdesheim o Caspar Dubuisson a Meursault. La Rocket Summer, o il marziano di turno, è di nuovo lui: Gaspare Buscemi, Alture Bianco 2000.




Deja un comentario